«Rabbi Uri diceva: Le miriardi di lettere della Torà corrispondono alle miriadi di anime di Israele; se nel rotolo della torà manca una lettera, esso non è valido; se manca un’anima nella lega d’Israele, la Shekhinà non posa su di essa. Come le lettere, anche le anime devono collegarsi e diventare una lega. Ma perché è proibito che una lettera nella Torà tocchi la sua vicina? Ogni anima d’Israele deve avere ore in cui è sola con il suo Creatore».
dalla presentazione di Gabriella Caramore del volumetto L'alfabeto ebraico
di Paolo De Benedetti, edizioni Morcelliana, 2011
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